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lunedì 3 febbraio 2014

La Via Francigena in Auto,in Toscana

                                                    Viaggiare nel Medioevo

        Via Francigena in auto, da Gambassi Terme a Monteriggioni

       

         Per chi decide di percorrere  la Via Francigena in auto un tratto interessante è quello da Gambassi Terme a Monteriggioni, in direzione Siena.

    Lungo questo tratto possiamo osservare  dolci colline coperte da vigneti e oliveti ,i profumi di piante aromatiche come la lavanda e panorami mozzafiato,nei pressi di San Gimignano e Monteriggioni possiamo partecipare alla vista degli incantevoli scorci di questi centri .

  La Via Francigena non fu percorsa soltanto da pellegrini  ma anche da viandanti e mercanti , una via caratterizzata da scambi commerciali e culturali e per questo, oltre ad essere un percorso lontano dalla confusione del traffico cittadino, è ricco di natura, tradizioni e storia.

                                             DA GAMBASSI TERME A SAN GIMIGNANO

     Gambassi Terme è un antico centro famoso per le sue acque termali curative.

   Da qui a San Gimignano sono circa 19 km, tutti ben segnalati con il cartello marrone Via Francigena in auto.




                                                  





         

   Partendo da Gambassi Terme, lungo la Via Francigena, troviamo la Pieve Romanica di Santa Maria a Chianni, del X Secolo, ricostruita secondo i modelli del Romanico Pisano- Lucchese  tra il 1184 e il 1209.



  Proseguendo, troviamo la Chiesa dei Santi Jacopo e Stefano, originario edificio Romanico sostituito da un edificio costruito nel corso del XX Sec.

                       
                                                                         


  Continuiamo e  troviamo il piccolo centro di Pancole, incontriamo San Gimignano che ci regala questo sfondo.

                             


   Insediamento frequentato fin dalla preistoria. Grazie alla sua posizione strategica diventa un centro molto importante di traffici durante il Medioevo, nei primi tre secoli dopo il mille era uno dei principali luoghi di transito e di sosta per viandanti, con le sue attuali tredici torri medievali costruite  dalle famiglie più ricche per dimostrare la loro potenza economica. In anni successivi con la necessità di maggiori spazi all’interno della città  le torri diventano dei nuovi modelli abitativi secondo la tipologia della città di Pisa, ricca di abitazioni a torre. Successivamente, intorno alla metà del Duecento le torri non si costruiscono più, si passa alla costruzione di Palazzi.

  Oltre al vino, all’olio, salumi, formaggio e miele la produzione di zafferano ha avuto un ruolo di primo piano nell’economia della città. Una città ricca di arte e cultura con i suoi Musei civici,  Museo d’Arte sacra, Chiese, Museo del vino e Arte contemporanea in città.

     Da qui, con i cartelli della Via Francigena in auto che ci conducono, andiamo verso Monteriggioni, circa 30 km.


                                                   DA SAN GIMIGNANO A MONTERIGGIONI


   Una delle tappe più belle della Via Francigena fatta da emozionanti paesaggi e dove il tempo sembra fermarsi. Arriviamo al delizioso villaggio, fatto da circa 90 abitanti, Abbadia a Isola, menzionata nella memoria di Sigerico come “ Bourgenuove”( Borgonuovo), arrivati non possiamo evitare la  tappa al Circolo per bere un’ottimo bicchiere di vino, rosso. Li, troviamo degli abitanti del luogo, cordiali , abituati al passaggio di pellegrini e viandanti, che ci suggeriscono un posto dove andare a mangiare. Tra un sorso di vivo e l’altro ci dicono che gli ultimi due week end di maggio organizzeranno una festa paesana, il ricavato andrà in beneficienza.  Entusiasti,  descrivono la festa e ci invitano, ripetendoci più volte, che ci aspetteranno!! - “ Ci sarà la carne alla brace, e la pasta fatta dalle nostre donne, sughi quanti ne volete e poi la zuppa! Allora ci si vede a maggio! E se piove? Non vi preoccupate, è tutto al coperto, si monta il tendone!! “-

     L’entrata  nel piccolo borgo

                                                         

  Davanti a noi la Chiesa in stile romanico, il portale era anticamente “ gemino”, cioè doppio, tipico delle chiese di pellegrinaggio.  Da questa chiesa proviene una delle più importanti testimonianze della pittura senese della fine del XIII secolo, LA MAESTA’ del cosiddetto “ Maestro di Badia a Isola” della scuola di Duccio di Buoninsegna.

         

  Accanto c’è il monastero d’Abbadia fondato il quattro febbraio 1001 dalla Contessa Ava, vedova di un nobile di stirpe Longobarda e signore di Staggia.

                                       
  


       E subito dopo Abbadia a Isola ecco Monteriggioni

                                 
                   

  Sui resti di precedenti insediamenti di origine longobarda si sviluppò il borgo di Monteriggioni, territorio di passaggio già prima dell’anno Mille. Nel 1213 il governo di Siena costruì una cinta muraria per proteggere il borgo da Firenze, rivale di Siena. Nel 1269 i senesi si rifugiarono a Monteriggioni, invano attaccata dai fiorentini.  Ancora Oggi con i 560 metri di cinta muraria e 14 torri mantiene il suo carattere autentico che trasmette l’idea del mondo medievale. Dalle porte della città si assiste ad un emozionate panorama . Con l’acquisto di un biglietto  è possibile camminare sulla cinta muraria  grazie alla costruzione di un camminamento lungo le mura.

               


E ora colmi di tanta bellezza, di storia, tradizioni e cultura la direzione è  Siena… Buon cammino!! 
Buon Viaggio!!

                                                              

2 commenti:

  1. molto interessante probabilmente in primavera lo facciamo

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    1. Grazie per il vostro interesse, i luoghi sono veramente unici

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